Un visitatore che desidera conoscere Tripi resterà piacevolmente stupito dalle molteplici chiese di straordinaria bellezza, luoghi di culto che evidenziano come ancora oggi il paese viva con grande spiritualità la propria vita civile.
Nella parte superiore del borgo si trova la Chiesa Madre i cui rifacimenti, negli anni, hanno alterato l’aspetto originale; è dedicata al patrono San Vincenzo Martire di Spagna, la cui ricorrenza è il 22 gennaio. Per antica tradizione, però i si festeggiamenti solenni si svolgono la prima domenica di settembre. Questa antica tradizione rimanda ad un’esigenza dei cittadini che, dopo la raccolta delle messi, avevano una maggiore disponibilità economica per omaggiare il santo patrono.
Il legame della popolazione al culto di San Vincenzo affonda in tempi remoti. La leggenda popolare narra che la sua venerazione avvenne in seguito ad una copiosa alluvione che investì il paese costringendo gli abitanti a rifugiarsi in una zona riparata detta “Barracca”: lì i tripensi pregarono incessantemente affinché l’alluvione terminasse cosa che avvenne proprio il giorno in cui viene venerato San Vincenzo. La gratitudine fu tale che gli abitanti scrissero una lettera alla regina di Spagna che fece giungere con una nave sulle coste di Milazzo la statua del Santo che venne portata poi in paese su un carro trainato dai buoi. La statua ancor oggi è deposta nella Chiesa Madre di Tripi e nel giorno della processione indossa una dalmatica ricoperta di gioielli d’oro antichi (offerte dei fedeli nel corso degli anni). Viene condotta lungo i vicoli del paese, accompagnata da un folto stuolo di fedeli, dalla banda musicale e colpi di mortaio. Anticamente portata in spalla, oggi sfila su una vara dotata di ruote e ricoperta di fiori.
La settimana in onore di San Vincenzo è ricca di eventi che uniscono la spiritualità alla tradizione paesana, che animano il piccolo ma suggestivo borgo e che culminano con il consueto spettacolo pirotecnico.
Testo di Alessandra Fazio
Voce narrante Francesco Giovanni Costa