Sapete da quale particolarità è costituita Ucria?
Dal panorama mozzafiato delle montagne che lo circondano e della vallata all’interno della quale si trova! Infatti, è il Monte Castello, immerso nei Nebrodi che abbraccia il borgo, proteso sulla ricca vallata del Torrente Naso-Sinagra.
“Kerya”, ovvero “il villaggio”, è l’origine araba da cui deriva il nome del borgo di Ucria.
In realtà la storia dell'occupazione umana è ben più antica! L’uomo, sin dall’antichità ha occupato il territorio, e sono i rinvenimenti di utensili preistorici e un ripostiglio di monete romana a darne conferma!
Inizialmente Ucria è possedimento dei Romani, per poi passare alla dominazione degli Arabi e di ciò ne sono testimonianza i resti di due Torri saracene, ovvero torri d’avvistamento, una in periferia e una nella zona nord del paese, come sito strategico di chi dal mare vuole spingersi verso l’interno del territorio, sviluppando, su tutta la superficie di Ucria, una serie di gallerie e passaggi ampliati dalle torri.
Ma furono i Normanni, intorno alla fine dell'anno 1000, a costruire un castello. Sotto il loro dominio, il borgo diventa feudo e tale rimase sino al secondo conflitto mondiale, nonostante il sistema feudatario sia stato abolito nel 1900.
State un po’ a sentire: Ucria, che si presenta come borgo di pietra, ama decisamente l’arte, difatti è ricca di musei e ne possiede ben cinque e proprio per questo è denominata, “Città dei Musei”!!
Sono sorti per iniziativa del Centro Internazionale di Etnostoria di Palermo che ha voluto eleggere questo territorio “Mosaico all’aperto”! Incredibile vero?! Meritano assolutamente una visita! Elenchiamoli: c'è il “Museo Pedagogico dell’Arte e della Creatività Giovanile”, che espone notevoli opere degli studenti delle più importanti Accademie di Belle Arti d’Italia e dei Paesi mediterranei; il “Museo Etnologico delle Maschere e della Cartapesta”, che raccoglie circa 500 maschere africane, asiatiche e legate al carnevale, in cartapesta, riprodotte con il legno, l’osso, il corno, ma anche bambù, zucche, noci di cocco e vimini; il “Museo tipologico delle Arti e delle Tradizioni in Sicilia” espone reperti della tradizione popolare, carichi dei loro valori d’uso e di significato simbolico; il “Mosaico dei due Mondi a confronto”, presso la Chiesa del SS. Rosario, che rappresenta il buio del Vecchio Mondo e la luce del Nuovo Mondo attraverso un’accurata lavorazione di materiali preziosi, vetro, oro e argento; infine il “Museo Etnostorico dei Nebrodi” in cui hanno di nuovo voce gli attrezzi di lavoro del mondo contadino e pastorale e tanti oggetti di uso comune inesistenti nella società odierna.
Inoltre, a Ucria potete ammirare e visitare le pregevoli architetture religiose: la Chiesa Madre “San Pietro Apostolo” che conserva ancora i tratti medievali; la già richiamata Chiesa del SS. Rosario; la preziosa Chiesa della SS. Madonna dell’Annunziata posta nel centro storico e i ruderi della Chiesa SS. Maria Della Scala, la più antica fra le Chiese.
Dovete sapere che il territorio ricco di acqua e di boschi di Ucria, inoltre, si presta alla nascita di numerose qualità di funghi: infatti ogni anno, durante l’ultima settimana di ottobre, si organizza il “Fungo Day – Mostra e Sagra dei Funghi”, con lo scopo di conoscere il mondo dei funghi, richiamando così molti appassionati e non! Provate a non lasciarvi trasportare dal gusto della rarità dei funghi Porcini!!
Ma non solo, a Ucria, un altro prodotto tipico sono le pietanze a base di suino nero, che rappresentano ed esaltano il consumo fresco della carne e la tradizione culinaria del centro nebroideo; infine, a Ucria, ogni anno si svolge la “Festa della Nocciola” in cui si esalta un vero e proprio prodotto tipico, definito “oro dei Nebrodi”, ovvero la nocciola!!
Dunque, Ucria, ponendo al centro la produzione locale, non assicura altro che prodotti di eccezionale qualità!!
Non avete voglia di assaggiare queste prelibatezze e di visitare il suggestivo borgo di Ucria, accentuato da bellezze naturali, da arte e da tanta storia?
Vi aspettiamo per farvi scoprire il vero significato della parola passione e per la continua ricerca di emozioni!!
Testo e voce narrante di Ilenia Cartillone