Vico delle Carabaghe - Celle del Carabghe
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 Il Carabaghe

Ovvero il corridoio della perdizione a pochi spiccioli. Qui sembrava di essere in un altro mondo rispetto alle case chiuse di alto livello, eppure ci si trova alle spalle della Banca d'Italia.
Ma qui il meretricio assume una connotazione diversa, individuale e sedentaria in cui le donne anzi delle Virago dei veri e propri donnoni erano in vetrina nel vicolo, per strada. È qui che nasce l'iconografia della prostituta in attesa: seduta su una sedia di legno mentre fuma una sigaretta di contrabbando.
Venivano chiamate le "solitarie di carabaghe" perché ognuna lavorava per sé nei bassifondi chiamati "celle".
Le donne tra loro chiacchieravano canticchiavano e spettegolavano...erano amiche solidali perché si sa che la povertà di anima e tasca porta quel bisogno irrefrenabile di compagnia.
Quando un uomo si avvicinava poteva guardare, soppesare, giudicare, canzonare, e forse alla fine scegliere.
Allora varcava la soglia della Cella ovvero la casa della donna: un unico ambiente in cui la prostituta viveva ogni giorno e operava sperando in un occasione migliore. D'altronde qualcuno ha detto "domani è un'altro giorno"

Voce e Testo Sophie Lamour
Progetto Maison Close

Immagine di copertina Sabrina Flaccavento, DaruMa Photo

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Circolo Culturale Fondazione Amon APS

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