Villa dei papiri, appartenuta alla famiglia dei Pisoni, che però prende il nome dai circa mille papiri ritrovati nella ricchissima biblioteca, custoditi, oggi, nell`Officina dei papiri ercolanesi alla Biblioteca Nazionale di Napoli.
La villa, con le sue stanze affrescate, i mosaici unici al mondo, è stata riportata parzialmente alla luce con un lungo restauro che permetterà di visitare i suoi ambienti, che si sviluppano su una lunghezza di circa 350 m., e si trovano a 30 metri sotto il livello della città moderna.
La Villa dei papiri, la cui pianta era già nota nel settecento, all’epoca dei Borboni, fu ricostruita, in maniera molto simile all’originale, dal miliardario Paul Getty, in California, a Malibù, ed è stata, successivamente, trasformata in un museo.