Continuando il nostro tour alla riscoperta del liberty palermitano, ci soffermiamo adesso nei pressi di Piazza Francesco Crispi o delle Croci. Qui sorgeva una delle ville più belle progettate dal nostro architetto Basile, ma non possiamo più mostrarvela se non in immagini d'epoca, perché fu demolita sessant'anni fa, vittima della speculazione edilizia che invase la città di Palermo intorno alla fine degli anni '60 del secolo scorso.
Stiamo parlando di Villa Deliella, progettata intorno al 1898 e commissionata dai principi Deliella, i coniugi Anita Drogo di Pietraperzia e Nicolò Lanza, un ramo dell'illustre famiglia dei Lanza Branciforte. La dimora venne completata intorno al 1909, dal costruttore Salvatore Rutelli.
Gli arredi invece vennero realizzato dallo Studio Ducrot con cui Basile aveva intrapreso una duratura collaborazione.
Intorno 1954 l'Assessorato ai beni culturali aveva vincolato la villa in quanto rappresentava una delle opere del Basile, ma il Comune di Palermo lo revocò poiché non erano passati cinquant'anni dal suo completamento. Fu così che non si ebbero problemi, quando nel 1959 il Consiglio Comunale approvò una variante del piano regolatore e centinaia di emendamenti con cui si permetteva di costruire nell'area di via Libertà, dove allora si concentravano proprio le residenze private Liberty: avvenne così il cosiddetto SACCO DI PALERMO dove centinaia di ville della belle epoche vennero distrutte per far spazio al cemento armato. Anche Villa Deliella, ahimè con l'appoggio dell'ultimo proprietario Franco Lanza di Scalea, venne abbattuta. La demolizione si concluse entro pochi giorni così da evitare il vincolo dei beni culturali, perché stava proprio per trascorrere il vincolo dei cinquant'anni!
Ad oggi è stata lanciata la proposta di ricostruire la villa utilizzando i progetti originali del Basile ancora conservati trasformandolo in un Museo del Liberty, rendendo omaggio a Basile ed ad un'epoca ormai passata.
Testo e voce narrante di Chiara Villari