Villa Melzi

La villa Melzi è un edificio residenziale affacciato sul fiume e fatto erigere, probabilmente sopra ruderi di un più antico mastio, dal conte palatino Giovanni Melzi nel 1482, dandole una configurazione più di tipo politico-strategico che come centro amministrativo fondiario.
Leonardo Da Vinci trascorse nella villa diversi periodi tra il 1507 e il 1513 come ospite di Gerolamo Melzi. Durante quel periodo realizzò dei disegni relativi alla proposta di un grandioso restauro dell'edificio (oggi conservati presso la Biblioteca Ambrosiana e a Windsor) e numerosi schizzi e studi sul paesaggio e sulle acque. Qui conobbe Giovanni Francesco Melzi, figlio di Gerolamo, che divenne suo allievo prediletto.
Nella villa soggiornarono anche altre importanti personalità, che attraversarono l'Adda per raggiungere la città di Milano utilizzando le vie d’acqua.
La residenza nobiliare, tutt’ora di proprietà della famiglia patrizia milanese Melzi d'Eril, riprende esternamente la forma classica delle grandi ville del Rinascimento con richiami all’architettura romana. La struttura è circondata da un vasto giardino caratterizzato da labirinti, grotte, terrazze e scalinate che seguendo il dislivello del terreno scende fino alla sponda del Naviglio Martesana. Qui venne realizzato un attracco privato che permetteva alla famiglia di raggiungere Milano con la propria imbarcazione. La costruzione si sviluppa in una pianta a “L” con la soprelevazione dell’attuale terzo piano e mantiene una sobria facciata sul fiume con aperture rettangolari, mentre la facciata interna sul cortile presenta un porticato con colonne binate e archi ribassati. Il piano terreno si sviluppa in una lunga serie di sale e in una si può trovare un medaglione in marmo raffigurante il profilo di Leonardo Da Vinci. Uno scalone decorato con stucchi porta ai piani superiori ed è anche presente un antico ascensore funzionante ad acqua. Sopra il portico una galleria riporta il celebre affresco del “Madonnone”.