Lungo i canali del Veneto, così come in Laguna di Venezia, le barche condotte a remi attirano immediatamente l’occhio attento dell’escursionista ma anche del semplice passante. Perché? Perché il vogatore non è seduto come accade solitamente, ma sta in piedi e, se da solo, voga a poppa, avanzando con scenografiche movenze. Questo modo caratteristico di remare è detto ‘Voga alla Veneta’, ed è una pratica antica che oggi si tramanda grazie alla passione di associazioni e appassionati. Per chi volesse provare l’emozione di condurre la barca in questo modo particolare può contattare i circoli remieri di Battaglia Terme (El Bisato) o di Monselice (Remiera Euganea).
Spiegare la 'Voga alla Veneta'
La tecnica della cosiddetta ‘Voga alla Veneta’ è legata alle particolari condizioni idrogeologiche della Laguna e dei canali che caratterizzano la pianura veneta. Vogare in piedi è infatti una necessità: la posizione sopraelevata permette di vedere e distinguere i fondali bassi con un certo anticipo evitando di incagliarsi con la chiglia.
Abbiamo intervistato Davide Bregolin, socio del club “Remiera Euganea” di Monselice per spiegarci in cosa consiste e come si pratica la ‘Voga alla Veneta’.